Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4238 del 29 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4238PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato nell'istanza di ammissione al gratuito patrocinio, mediante mendaci dichiarazioni sostitutive di notorietà preordinate a comprovare lo stato di non abbienza, integra la fattispecie di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115 del 2002, a tutela dell'interesse pubblico al rispetto delle condizioni che legittimano l'accesso al beneficio, a prescindere dal fatto che le false attestazioni non comportino il superamento della soglia di reddito richiesta dalla legge, in quanto il bene tutelato è la fede pubblica, lesa per il solo fatto della dichiarazione mendace all'autorità. Pertanto, la condanna per tale reato è legittima anche qualora il beneficio sia stato concesso e successivamente revocato a seguito dell'accertamento dell'infedeltà della dichiarazione, non rilevando l'innocuità del falso ai fini della configurabilità della fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DE BERNARDIS Silvana - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AP. GE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/06/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

udito il P.G. Dott. DI POPOLO Angelo che ha chiesto il rigetto;

udito il dif. Avv. De Falco Gennaro.

IN FATTO

AP.Ge. e' stato condannato dal Tribunale di Napol…

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