Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2643 del 24 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2643PEN

Massima

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Il reato di violazione di domicilio, aggravato dalla violenza sulle cose, si configura quando l'agente si introduce clandestinamente nell'abitazione altrui, adibita a privata dimora, mediante effrazione della serratura della porta di ingresso, anche se non vi è stata la diretta percezione visiva della condotta da parte della persona offesa. La responsabilità penale dell'imputato può essere affermata sulla base della narrazione della persona offesa, purché essa risulti genuina e priva di intenti calunniatori, e di elementi logici, come la circostanza che l'imputato avesse già rappresentato alla vittima l'intenzione di porre in essere la condotta illecita e che fosse il beneficiario del frazionamento dell'immobile realizzato durante l'assenza della stessa. La Corte di cassazione non può riesaminare il compendio probatorio per un diverso apprezzamento dei fatti, essendo precluso in sede di legittimità un nuovo esame del merito. La particolare tenuità del fatto non può essere riconosciuta quando la condotta dell'imputato risulta oggettivamente grave, in spregio di un provvedimento giudiziario, e ripetitiva, in relazione a precedenti comportamenti molesti e minacciosi nei confronti della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2020della CORTE DI APPELLO DI LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dr. ODELLO LUCIA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso, e per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), quale sostituto giusta delega …

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