La sospensione della licenza di volo di un pilota di linea per la durata massima prevista dalla legge, disposta dall'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) a seguito dell'accertamento di gravi irregolarità nella presentazione di documenti falsi o contraffatti ai fini del rinnovo delle abilitazioni di istruttore di volo, è un provvedimento legittimo e proporzionato, in quanto volto a garantire la sicurezza del volo, essendo l'ENAC tenuto, nell'esercizio delle sue funzioni di regolazione tecnica, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile, a preservare un livello sufficiente di sicurezza. L'annullamento della licenza di volo, disposto a seguito della denuncia di smarrimento della stessa da parte del pilota, costituisce una misura idonea e necessaria per impedire che il titolo abilitativo possa circolare, preservando così la sicurezza del volo. La falsità dei documenti presentati dal pilota ai fini del rinnovo delle abilitazioni, accertata anche attraverso le comunicazioni ufficiali della società di addestramento, legittima l'adozione della sanzione disciplinare della sospensione della licenza, senza che rilevi la mancata contestazione iniziale di una specifica ipotesi di falso, atteso che gli elementi complessivamente valutati dall'amministrazione risultano sufficienti a giustificare il provvedimento adottato. Il principio di proporzionalità è rispettato, considerata la gravità delle condotte accertate, che incidono sulla sicurezza del volo, e la necessità di garantire l'affidabilità del personale navigante.