Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3498 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:3498SENT

Massima

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Il rilascio e il rinnovo di autorizzazioni di polizia, quali la licenza di porto d'armi, devono essere valutati dall'Amministrazione competente nel rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e delle libertà fondamentali, tenendo conto esclusivamente di condotte del soggetto interessato che siano significative in rapporto al tipo di funzione o di attività da svolgere e che dimostrino l'effettiva mancanza dei requisiti o delle qualità richieste per l'esercizio delle stesse. L'Amministrazione non può fondare il diniego di rinnovo della licenza su episodi estranei al soggetto o su valutazioni meramente probabilistiche circa il pericolo di abusi, senza una congrua ed adeguata istruttoria dalla quale emergano circostanze concrete che rendano il soggetto pericoloso o comunque capace di abusi. Il mero fatto di essere sottoposto a procedimenti penali conclusi con provvedimenti di archiviazione o di aver riportato condanne di lieve entità, estinte per decorso del tempo, non può di per sé giustificare il diniego di rinnovo della licenza, essendo necessaria una valutazione complessiva della personalità del soggetto in termini di affidabilità e probabilità di abuso nell'uso della licenza. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a svolgere un'istruttoria approfondita e a motivare adeguatamente il provvedimento di diniego, non potendo limitarsi a evidenziare circostanze astratte o episodi privi di concreta rilevanza ai fini del giudizio di pericolosità del richiedente.

Sentenza completa

N. 02747/2011
REG.RIC.

N. 03498/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02747/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt.60 e 74 cod. proc. ammin., sul ricorso numero di registro generale 2747 del 2011, proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Napoli, ((omissis)) n.16;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

previa sospensione, del silenzio della Prefettura di Napoli sul ricorso avverso il decreto del Questore di Napoli del 25/11/2010 di rigetto dell’istanza di ri…

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