Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52887 del 14 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52887PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando delle proprie funzioni e dell'accesso ai dati riservati in ragione del proprio ufficio, utilizza indebitamente tali informazioni per commettere reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica, come la falsità ideologica e l'abuso d'ufficio, è punibile ai sensi degli articoli 494 e 326 del codice penale. La prova della responsabilità penale può essere raggiunta attraverso un rigoroso ragionamento probatorio basato su un complesso di indizi gravi, precisi e concordanti, che dimostrino in modo univoco il nesso causale tra la condotta illecita e l'evento dannoso, senza che sia necessaria la prova diretta dell'azione criminosa. Il giudice di merito, nel valutare la prova indiziaria, deve seguire i principi consolidati in giurisprudenza, motivando in modo esaustivo e logico il proprio convincimento sulla base di un'attenta analisi di tutti gli elementi probatori, senza omettere di considerare eventuali ipotesi alternative proposte dalla difesa, purché non meramente esplorative. La sentenza di condanna, fondata su un solido impianto argomentativo che ricostruisce in modo rigoroso il quadro indiziario, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non presenti vizi logici o giuridici manifesti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/02/2016 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha concluso insistendo per …

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