Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27533 del 23 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27533PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'articolo 416 c.p. si configura quando vi è un accordo stabile e duraturo tra più persone, finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato nel tempo, con una ripartizione di ruoli e compiti tra i partecipi, che si avvalgono di una dotazione organizzativa di mezzi e basi logistiche. Ciò si distingue dal mero concorso di persone nel reato di cui all'articolo 110 c.p., aggravato ai sensi dell'articolo 112 c.p., n. 1, in cui pur essendovi una pluralità di concorrenti, manca l'elemento dell'accordo associativo e la stabilità del vincolo tra i partecipi. Pertanto, la sussistenza del reato associativo richiede, oltre all'elemento oggettivo della pluralità di condotte e della predisposizione di mezzi, anche l'elemento soggettivo dell'affectio societatis, ovvero la consapevolezza e volontà di aderire ad un sodalizio criminoso con un programma indeterminato nel tempo. Tali elementi, se presenti, consentono di configurare il reato associativo anche quando i reati-fine siano stati commessi in un numero limitato di occasioni, in quanto ciò che rileva è l'esistenza di un vincolo stabile e duraturo tra i partecipi, finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato. Inoltre, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari prevista per il reato di cui all'articolo 12, comma 4-bis del D.Lgs. 286/1998 (favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) non esclude la necessità per il giudice di motivare sull'adeguatezza della misura cautelare prescelta, anche in relazione al decorso di un considerevole lasso di tempo dalla commissione dei fatti, salvo che non emergano elementi concreti di pericolosità attuale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. MELE Maria Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 21/07/2022 dal Tribunale di Palermo con funzione di riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Barbara Calaselice;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale, Picardi A., che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udite le difese, avv.ti (OMISSIS), e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza im…

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