Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35814 del 18 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35814PEN

Massima

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L'omessa o tardiva trasmissione di atti al tribunale del riesame non determina automaticamente la caducazione della misura cautelare, dovendo in ogni caso valutarsi la rilevanza degli elementi mancanti rispetto a quelli già legittimamente acquisiti, i quali potrebbero essere sufficienti a giustificare il mantenimento del vincolo. Inoltre, l'utilizzo di informazioni confidenziali per svolgere attività di polizia giudiziaria non comporta l'inutilizzabilità delle risultanze probatorie così acquisite, purché non siano state utilizzate come prova diretta nel procedimento. La gravità indiziaria a fondamento della misura cautelare può essere desunta anche da elementi diversi dalla diretta percezione della traditio della sostanza stupefacente, come il servizio di appostamento che abbia constatato la cessione della droga a terzi. In tali ipotesi, il giudice è legittimato a mantenere la misura cautelare, ove ritenga che gli elementi acquisiti siano comunque idonei a giustificarla.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

CR. Gi., nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli 9 novembre 2007.

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. MANNINO S. F.;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del Tribunale di Napoli 9 novembre 2007 il Tribunale del riesame di Napoli confermava l'ordinanza del G.i.p. del…

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