Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13290 del 22 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:13290PEN

Massima

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Il dolo intenzionale del reato di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p. può essere desunto dalla palese illegittimità dell'atto amministrativo adottato dal pubblico ufficiale, dalla tempistica eccezionalmente breve del suo rilascio nonostante l'espressa segnalazione della carenza dei requisiti necessari, nonché dai rapporti personali tra il pubblico ufficiale e il privato beneficiario, elementi che nel loro complesso dimostrano l'intenzionale volontà di quest'ultimo di procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale. Ai fini del concorso del privato nel reato di abuso di ufficio, non è sufficiente la mera coincidenza tra la richiesta del privato e l'adozione del provvedimento illegittimo da parte del pubblico ufficiale, essendo invece necessario che il contesto fattuale, i rapporti personali tra i predetti soggetti, ovvero altri dati di contorno, dimostrino che la domanda del privato sia stata preceduta, accompagnata o seguita dall'accordo con il pubblico ufficiale, se non da pressioni dirette a sollecitarlo o persuaderlo al compimento dell'atto illegittimo. L'attenuante di cui all'art. 62, n. 6 c.p. non può essere riconosciuta quando l'annullamento in autotutela dell'atto illegittimo non sia frutto di un ravvedimento spontaneo dell'agente, ma derivi da un dato oggettivo e indipendente dalla sua volontà, quale l'intervenuta conoscenza di un motivo impeditivo del rilascio dell'atto. La valutazione della gravità del reato, ai fini della determinazione della pena, deve tenere conto della palese illegittimità dell'atto adottato e delle modalità eccezionalmente brevi del suo rilascio, nonostante l'espressa segnalazione della carenza dei requisiti necessari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/01/2017 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di
TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURIZIO GIANESINI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DE MASELLIS MARIELLA, che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
Udito il difensore l'avv. (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) che si riport…

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