Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 4965 del 3 giugno 1997

ECLI:IT:CASS:1997:4965CIV

Massima

Massima ufficiale
SEZ. U       SENT.  04965  DEL 03/06/1997                          In tema di sospensione cautelare dal servizio del magistrato sottoposto a procedimento penale, le disposizioni dell`art. 31, terzo comma, del R.D.L.  del 31 maggio 1946 n. 511 vanno interpretate alla luce delle innovazioni introdotte dal vigente codice di procedura penale, che si ispira ad un principio di accentuata autonomia del giudizio penale rispetto a quello disciplinare - in considerazione della diversita` delle rispettive funzioni - e che esclude essere il decreto che dispone il dibattimento dettato da una delibazione di fondatezza dell`accusa, piuttosto che da ritenuta necessita` del dibattimento stesso.  Ne consegue che analoga autonomia opera non solo rispetto al merito dei due procedimenti, ma anche nella fase cautelare, escludendosi che il rinvio a giudizio determini automaticamente le condizioni per il provvedimento di sospensione e riconoscendosi, invece, che tale evenienza non sottrae alla sezione disciplinare del Consiglio Superiore il potere di valutare non solo la gravita` dell`accusa penale, ma anche (nei limiti di una delibazione allo stato degli atti) la consistenza e la serieta` dei fatti posti a fondamento della medesima, al fine di stabilire, senza interferenza nel merito del giudizio penale e nell`esclusiva ottica del procedimento disciplinare (diretto alla tutela della considerazione e del prestigio dell`ordine giudiziario), se, tenuto anche conto delle specifiche esigenze del servizio, ricorrono le condizioni necessarie per emettere il suddetto provvedimento cautelare.   da vedere:Sen 11/05/1995 5132 sez U Civ Sen 08/11/1994 9251 sez U Civ Sen 03/06/1993 6179 sez U Civ

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