Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28997 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28997PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della custodia cautelare, può essere desunto dalla gravità del fatto, dall'ingente quantitativo di sostanza stupefacente, dalla peculiare pianificazione dell'attività illecita, dalla sussistenza di canali di approvvigionamento che escludono l'occasionalità della condotta, nonché dalla condotta complessiva e dalle caratteristiche personali dei soggetti coinvolti, senza che sia necessario un apprezzamento dettagliato di tutti gli elementi fattuali dedotti dalla difesa, essendo sufficiente una motivazione articolata e immune da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CITTERIO Carl - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 405/2014 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 28/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Riello, per il rigetto.

CONSIDERATO IN FATTO

1. A mezzo del difensore, (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza con cui il Tribunale di Milano in data 28/3/2014 ha confermato la custodia cautelare in carcere emessa dal locale GIP il 27/2/2014 (poi …

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