La convenzione di concessione per la costruzione e gestione di un'autostrada, una volta scaduta, non può essere prorogata unilateralmente dall'ente concedente, ma richiede il consenso del concessionario per il proseguimento degli investimenti previsti, in assenza del quale il concessionario non è più obbligato a realizzarli. Il concessionario, infatti, non può essere costretto a eseguire prestazioni non previste dalla convenzione scaduta, in quanto ciò violerebbe il principio di intangibilità del contratto, sancito dall'art. 1372 c.c. Pertanto, l'ente concedente non può imporre unilateralmente al concessionario di proseguire nella realizzazione degli investimenti previsti dalla convenzione scaduta, ma deve attendere il perfezionamento del subentro nella nuova concessione, nel rispetto della volontà del concessionario uscente e dei principi di affidamento e buona fede contrattuale. Solo in tal modo può essere garantita la tutela delle posizioni giuridiche soggettive del concessionario, in linea con la disciplina normativa di settore e i principi generali dell'ordinamento giuridico.