Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53125 del 27 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53125PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere si configura quando vi è un vincolo continuativo tra i partecipanti, caratterizzato dalla consapevolezza di ciascuno di far parte del sodalizio e di contribuire alla realizzazione di un duraturo programma criminoso, attraverso la predisposizione comune dei mezzi necessari, a prescindere dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Tale vincolo associativo si distingue dal mero concorso di persone nel reato continuato, in cui l'accordo criminoso è diretto alla commissione di uno o più reati determinati, con la realizzazione dei quali esso si esaurisce. Pertanto, la collaborazione tra più soggetti finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di truffe, attuata attraverso una stabile organizzazione e una ripartizione di ruoli, integra gli estremi del reato associativo, a prescindere dalla natura indeterminata dei singoli reati-scopo. Inoltre, la mancata concessione delle attenuanti generiche all'imputato recidivo, in ragione della gravità dei precedenti penali, e la determinazione della pena nel minimo edittale, risultano adeguatamente motivate. Infine, il mancato accoglimento di una richiesta di integrazione probatoria ex art. 507 c.p.p. non costituisce motivo di impugnazione per cassazione, ove la relativa istanza non sia stata avanzata ai sensi dell'art. 495 c.p.p., comma 2, e il giudice abbia ritenuto la prova non necessaria ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Danie - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31 marzo 2016 della CORTE di APPELLO di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MARIA DANIELA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
L'avv. (OMISSIS) per le parti civili (OMISSIS) e (OMISSIS) deposita con…

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