Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 292 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:292SENT

Massima

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Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo può essere legittimamente negato qualora il richiedente non riesca a comprovare la percezione di un reddito adeguato e il regolare versamento dei contributi previdenziali, essendo tali requisiti essenziali per il mantenimento del titolo di soggiorno. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del diniego, deve verificare la sussistenza di tali presupposti sulla base della documentazione prodotta dall'interessato, senza che sia sufficiente la mera allegazione di svolgere un'attività lavorativa. L'onere della prova grava sul richiedente, il quale deve dimostrare in modo concreto e specifico di possedere i requisiti reddituali e contributivi richiesti dalla normativa, non essendo sufficiente la semplice emissione di fatture o il versamento di contributi in epoca successiva al provvedimento impugnato. Il rigetto della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per carenza di tali requisiti essenziali non costituisce una violazione del diritto al lavoro e alla libera circolazione, in quanto rappresenta una legittima limitazione prevista dalla legge a tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nazionale. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del diniego, deve pertanto verificare la congruità e la completezza della documentazione prodotta dal richiedente in relazione ai presupposti normativamente richiesti, senza che possa essere rimessa in discussione la discrezionalità dell'Amministrazione nell'apprezzamento dei requisiti di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/01/2021

N. 00292/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00298/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 298 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, c.so Lodi 74;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento

del decreto n. 7007/2016 Imm della Questura di Milano.

Visti il ricorso ed i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Visti tutti gli a…

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