Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22709 del 27 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22709PEN

Massima

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Il mancato avviso di deposito della sentenza al difensore non presente all'udienza di pronuncia non determina la nullità dell'impugnazione proposta oltre il termine, in quanto il difensore, conoscendo o potendo conoscere rapidamente il giorno e il tenore del dispositivo della decisione, può determinare con certezza la decorrenza e il termine per la proposizione dell'impugnazione. Inoltre, il termine per il deposito del gravame decorre dal giorno successivo alla scadenza di quello previsto per il deposito della sentenza, senza che rilevi la circostanza che il primo giorno sia festivo, essendo la proroga al giorno successivo non festivo prevista solo per la scadenza del termine finale per il deposito della sentenza e non per il termine iniziale di decorrenza dell'impugnazione. La mancata notifica al difensore non presente all'udienza preliminare e alla prima udienza del processo di primo grado del decreto che dispone il giudizio e dell'avviso di fissazione dell'udienza, pur configurando una nullità a regime intermedio, deve essere eccepita a pena di sanatoria dal difensore presente, non potendo essere fatta valere successivamente in sede di impugnazione del provvedimento conclusivo del giudice, in quanto il difensore presente è soggetto necessario e sufficiente per costituire la parte nel complesso normativo vigente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 22/2012 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 18/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso con le conseguenze di legge.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 18 aprile 2012 la Corte militare d'appello di Roma, su richiesta della Procura generale militare, …

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