Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6468 del 17 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6468PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, durante l'espletamento delle proprie funzioni e al fine di trarne profitto, si impossessa di denaro o altri beni di proprietà pubblica o privata, commette il reato di furto aggravato. Tale condotta è punita con maggiore severità in ragione dell'abuso della posizione di fiducia e dell'autorità rivestita, nonché della violazione dei doveri inerenti al pubblico servizio. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente fondare il giudizio di colpevolezza sulla base di elementi indiziari, come le videoriprese che immortalano l'imputato in atteggiamenti sospetti all'interno dei locali, anche in assenza di una diretta individuazione dell'autore del reato. Tali elementi, se logicamente e coerentemente valutati, possono essere ritenuti idonei a superare il ragionevole dubbio sulla responsabilità penale dell'imputato. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può sindacare la valutazione delle risultanze probatorie effettuata dal giudice di merito, purché essa sia sorretta da una motivazione congrua e formalmente corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 23.7.2010 da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 9 giugno 2010;

Sentita la relazione del consigliere Dott. BRUNO ((omissis));

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte…

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