Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 192 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:192SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'amministrazione, a fronte di un'attività esercitata in assenza di titolo abilitativo, non è tenuta a invitare preventivamente l'interessato alla regolarizzazione della propria posizione, potendo adottare direttamente i consequenziali provvedimenti repressivi. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'illegittimità dell'atto impugnato, in applicazione della preclusione all'annullamento giurisdizionale prevista dall'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990, qualora l'atto risulti comunque sostanzialmente corretto. L'amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri, non è tenuta a considerare eventuali titoli autorizzativi riferiti ad aree diverse da quelle oggetto del provvedimento impugnato, essendo sufficiente che l'attività di deposito contestata risulti priva di idoneo titolo abilitativo. La motivazione per relationem, prevista dall'art. 3, comma 3, della legge n. 241/1990, consente di individuare il contenuto precettivo di un provvedimento anche attraverso il richiamo ad altri atti, senza che ciò determini contrasti o indeterminatezza del provvedimento stesso. In presenza di tali presupposti, il ricorso avverso il provvedimento di cessazione dell'attività abusiva di deposito deve essere respinto, con compensazione delle spese processuali tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/01/2022

N. 00192/2022 REG.PROV.COLL.

N. 13450/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13450 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da
SOC EDILCERAMICHE 87 S.R.L., in persona del legale rappresentante p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Francesco Di Mauro che la rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Alessandro Rizzo che la rappresenta e difende nel presente giudizio

per l'annullamento

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.