Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1543 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:1543SENT

Massima

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L'art. 100 del T.U.L.P.S. attribuisce alla pubblica amministrazione il potere discrezionale di sospendere la licenza di un esercizio pubblico, anche di vicinato, quando esso costituisca una fonte di pericolo per l'ordine pubblico, la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, a prescindere dalla personale responsabilità del titolare. Tale provvedimento cautelare mira a prevenire il protrarsi o il ripetersi di situazioni di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica, anche in assenza di specifiche responsabilità dell'esercente, essendo sufficiente che il locale sia teatro di episodi di violenza, disordini o sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose. L'amministrazione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'adozione della misura, non è tenuta a fornire una prova diabolica dell'idoneità del provvedimento a evitare il pericolo per l'ordine pubblico, essendo sufficiente che essa abbia adeguatamente motivato in relazione ai fatti concreti posti a fondamento del provvedimento, senza che il privato possa paralizzare l'azione amministrativa contestando la ricostruzione dei fatti senza introdurre elementi idonei a smentirla o a fornire una diversa versione degli avvenimenti. Pertanto, la sospensione della licenza può essere legittimamente disposta anche in assenza di procedimenti penali a carico del gestore del locale, in quanto tale misura ha natura cautelare e preventiva, e non sanzionatoria, essendo sufficiente che il locale sia teatro di episodi di violenza e disordini tali da costituire un pericolo per l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/06/2023

N. 01543/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00443/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 443 del 2019, proposto da
-OMISSIS- S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Rossano Pozzer, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell’Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia in Milano, via Freguglia, 1 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

- del decreto del Questore di Varese divisione p.a.s.i. Prot. -OMISSIS- notificato in data 22 febbra…

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