Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41010 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41010PEN

Massima

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L'aggravante del metodo mafioso di cui al Decreto Legge n. 152 del 1991, articolo 7 richiede, ai fini della sua configurabilità, non il mero collegamento dei soggetti accusati con contesti di criminalità organizzata o la loro "caratura mafiosa", bensì l'effettivo utilizzo da parte dell'indagato, nell'occasione delittuosa contestata, di metodo mafioso, ossia un comportamento oggettivamente idoneo ad esercitare sulla vittima quella particolare coartazione e intimidazione proprie delle organizzazioni di tipo mafioso. La mera reazione della vittima alla condotta tenuta dall'agente non è sufficiente, essendo necessario che il carattere mafioso del metodo si concretizzi in un comportamento oggettivamente idoneo ad esercitare tale particolare coartazione psicologica. Pertanto, la semplice appartenenza degli imputati a contesti di criminalità organizzata o la loro "caratura mafiosa" non è di per sé sufficiente a integrare l'aggravante, dovendosi invece valutare in concreto se le modalità della condotta delittuosa siano state caratterizzate dall'utilizzo di quel particolare metodo di intimidazione e sopraffazione tipico delle organizzazioni mafiose. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'aggravante, non è necessario che la vittima abbia subito una reale coartazione della propria volontà, essendo sufficiente che l'agente abbia posto in essere un comportamento oggettivamente idoneo a esercitare tale coartazione, indipendentemente dall'effettiva reazione della persona offesa. Infine, la motivazione che afferma la sussistenza dell'aggravante deve essere adeguatamente argomentata e non può limitarsi a meri richiami generici alla "caratura mafiosa" degli imputati o a elementi privi di valenza dimostrativa di un agire improntato a metodiche mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) DETTO (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 954/2014 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 22/12/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/06/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa GIOVANNA VERGA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Pinelli M. Maria S., che ha concluso per…

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