Il provvedimento di cancellazione dall'albo professionale di un avvocato non determina la cessazione della materia del contendere in un distinto procedimento disciplinare a suo carico, in quanto la legge professionale prevede il divieto di pronunciare la cancellazione durante lo svolgimento del procedimento disciplinare. Pertanto, il procedimento disciplinare deve proseguire anche dopo la cancellazione, non essendo quest'ultima idonea a paralizzare o estinguere il giudizio disciplinare già avviato. La definitività del provvedimento di radiazione dall'albo, pronunciato all'esito del procedimento disciplinare, assorbe e rende irrilevanti le censure relative alla precedente cancellazione, in quanto quest'ultima non impedisce la prosecuzione del giudizio disciplinare. La legge professionale, infatti, pone il divieto di pronunciare la cancellazione dall'albo a far data dall'avvio del procedimento disciplinare, al fine di garantire la piena tutela dell'interesse pubblico sotteso all'esercizio della professione forense e all'applicazione delle relative sanzioni disciplinari, anche nei confronti di professionisti che abbiano perso i requisiti per l'iscrizione all'albo. Il procedimento disciplinare, pertanto, deve proseguire indipendentemente dalla cancellazione, la quale non determina l'estinzione del giudizio disciplinare già avviato.