Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7814 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7814SENT

Massima

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Il cambio di destinazione d'uso di un immobile, anche senza opere edilizie, è soggetto a permesso di costruire ai sensi dell'art. 10, comma 2, del d.P.R. n. 380 del 2001, in quanto costituisce intervento di ristrutturazione edilizia. Pertanto, l'utilizzo di un locale interrato, originariamente adibito a deposito, per funzioni abitative, senza il previo ottenimento del necessario titolo abilitativo, integra un'ipotesi di abuso edilizio sanzionabile con l'ordine di demolizione. Analogamente, la realizzazione di opere edilizie, quali l'apertura di nuovi varchi e l'esecuzione di modifiche ai prospetti esterni di un edificio, in assenza di idoneo titolo abilitativo, configura un intervento di ristrutturazione edilizia soggetto a permesso di costruire ai sensi degli artt. 10 e 33 del d.P.R. n. 380 del 2001, la cui mancanza legittima l'adozione di un provvedimento di demolizione. La circostanza che l'immobile oggetto di tali interventi abusivi sia preesistente all'entrata in vigore della normativa urbanistica non esime il proprietario dall'obbligo di munirsi dei necessari titoli edilizi per le opere di modifica e ristrutturazione realizzate successivamente, non potendosi far valere la mera risalenza dell'edificio a giustificazione della mancanza di titolo. L'Amministrazione, pertanto, è legittimata a ordinare la demolizione di tali interventi edilizi abusivi, senza che sia necessario dimostrare ulteriori ragioni di interesse pubblico, in quanto la tutela della legalità urbanistica costituisce di per sé un preminente interesse pubblico.

Sentenza completa

N. 01448/2011
REG.RIC.

N. 07814/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01448/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1448 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio in Roma, Via Vigliena, n. 10 è elettivamente domiciliato;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma) in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) dell’Avvocatura comunale presso la cui sede in Roma, Via del Tempio di Giove, n. 21 domicilia;

nei confronti di

((omissis)), controinteressato n.c.g.;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1951 del 10 novembre 2010 con la quale il Comune di Roma - Mu…

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