Consiglio di Stato sentenza n. 2758 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:2758SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che l'Amministrazione comunale non può disattendere la destinazione urbanistica del suolo risultante dalla delibera regionale di approvazione della variante al P.R.G., anche qualora tale destinazione sia stata introdotta in sede di approvazione regionale a seguito dell'accoglimento di osservazioni presentate dai proprietari interessati. Ciò in quanto l'Amministrazione comunale, non avendo impugnato la delibera regionale, non può contestarne successivamente il contenuto, essendo la stessa divenuta definitiva e vincolante. Pertanto, il diniego di permesso di costruire fondato su una diversa classificazione urbanistica del suolo rispetto a quella risultante dalla delibera regionale di approvazione della variante al P.R.G. è illegittimo per violazione di legge ed eccesso di potere. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'Amministrazione comunale non può disattendere la destinazione urbanistica del suolo risultante dalla delibera regionale di approvazione della variante al P.R.G., anche qualora tale destinazione sia stata introdotta in sede di approvazione regionale a seguito dell'accoglimento di osservazioni presentate dai proprietari interessati, in quanto l'Amministrazione comunale, non avendo impugnato la delibera regionale, non può contestarne successivamente il contenuto, essendo la stessa divenuta definitiva e vincolante. Pertanto, il diniego di permesso di costruire fondato su una diversa classificazione urbanistica del suolo rispetto a quella risultante dalla delibera regionale di approvazione della variante al P.R.G. è illegittimo per violazione di legge ed eccesso di potere.

Sentenza completa

N. 06306/2004
REG.RIC.

N. 02758/2011REG.PROV.COLL.

N. 06306/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 6306 del 2004, proposto dal COMUNE DI CONEGLIANO, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Roma, via P. Mascagni, 7,

contro

i signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via del Viminale, 43,

per la riforma,

previa sospensione,

della sentenza del T.A.R. del Veneto nr. 745/2004, resa nel ricorso nr. 382/2004, depositata il 22 marzo 2004, mai ritualmente notificata.

Visti il ricorso in appello e i r…

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