Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43640 del 26 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43640PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza furtiva, in assenza di plausibili giustificazioni, integra il reato di ricettazione, anche in presenza di precedenti penali dell'imputato e del valore economico rilevante dei beni, essendo sufficiente, ai fini della prova dell'elemento soggettivo, l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa da parte del soggetto agente. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti, può legittimamente negare il riconoscimento della particolare tenuità del fatto e delle circostanze attenuanti generiche sulla base di una complessiva valutazione delle modalità dell'azione, della personalità dell'imputato e del valore economico della res, senza necessità di esaminare tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2019 della Corte di Appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere SGADARI Giuseppe;
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Napoli, parzialmen…

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