Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1561 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:1561SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale di ripristino dello stato dei luoghi a seguito dell'annullamento di un permesso di costruire, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La previsione di cui all'art. 38 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) rappresenta un'eccezione al principio generale della necessaria demolizione degli abusi edilizi, consentendo l'applicazione di una sanzione pecuniaria in luogo della restituzione in pristino, al ricorrere di specifici presupposti. 2. Tali presupposti sono: a) la motivata valutazione circa l'impossibilità di rimozione dei vizi delle procedure amministrative che hanno condotto al rilascio del titolo poi annullato; b) la motivata valutazione circa l'impossibilità di procedere alla restituzione in pristino. 3. I "vizi delle procedure amministrative" di cui all'art. 38 devono essere intesi come vizi di natura esclusivamente formale e procedurale, e non anche come vizi sostanziali relativi alla conformità urbanistica dell'intervento, i quali non possono essere sanati attraverso la fiscalizzazione dell'abuso. 4. Nel caso di specie, l'annullamento del permesso di costruire era dovuto a un vizio sostanziale, consistente nella contrarietà dell'intervento alle previsioni urbanistiche vigenti, e non a meri vizi procedurali. Pertanto, non ricorrevano i presupposti per l'applicazione della sanzione pecuniaria di cui all'art. 38. 5. Inoltre, non risultava impossibile la restituzione in pristino del bene, non essendo emersi ostacoli di natura tecnica o giuridica che impedissero la demolizione del manufatto abusivo. 6. Infine, l'acquisizione al patrimonio comunale dell'area su cui insisteva il manufatto abusivo, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. 380/2001, è stata ritenuta legittima, in quanto misura sanzionatoria conseguente all'inottemperanza all'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2022

N. 01561/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02610/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2610 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Roberto Pedranzini, rappresentato e difeso dagli avvocati Alfonso Tuttolomondo, Stefania Vasta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Tovo di Sant'Agata, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Ravizzoli, Rossana Colombo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Paolo Gobbi Frattini S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Dario Marchesi, …

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