La normativa regionale in materia di aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali, contenuta nell'art. 18 della legge regionale n. 11 del 2003 della Regione Puglia, si fonda su un coinvolgimento progressivo delle parti sociali (associazioni imprenditoriali e di consumatori, nonché organizzazioni di lavoratori) secondo un meccanismo a gradini, che consente di raggiungere un bilanciamento accettabile e non discriminatorio a livello comunitario tra le esigenze economiche degli operatori e i motivi imperativi di interesse generale, quali la tutela dei lavoratori e le peculiarità socio-culturali del territorio di riferimento. Tale disciplina regionale, che prevede una gamma di ipotesi articolata dalla liberalizzazione più completa sino a limitazioni sempre più stringenti in funzione della composizione raggiunta dalla pluralità degli interessi coinvolti, si rivela rispettosa del principio di proporzionalità nella misura in cui l'amministrazione, al momento di adottare decisioni in materia, prenda in considerazione quale prima opzione percorribile quella che consente il massimo grado di liberalizzazione, per poi intraprendere, qualora non si incontri il favore della maggioranza delle parti sociali, opzioni gradatamente sempre più restrittive. Pertanto, l'amministrazione comunale, nel disciplinare le aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali, è tenuta a seguire il meccanismo previsto dalla normativa regionale, vagliando tutte le opzioni ivi contemplate, dalla massima liberalizzazione sino a quella più restrittiva, al fine di realizzare un adeguato bilanciamento tra gli interessi in gioco.