Consiglio di Stato sentenza n. 7339 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:7339SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria autonomia amministrativa e nel rispetto dei principi di uguaglianza e di tutela delle attività storiche e di tradizione, può determinare il canone di rinnovo delle concessioni demaniali per le attività commerciali aventi particolare rilievo storico-identitario sulla base della media delle offerte degli ultimi due anni per la stessa categoria merceologica, ovvero del canone determinato dall'Agenzia delle Entrate ove superiore a tale media, applicando altresì una riduzione del 10% per gli esercizi commerciali riconosciuti come botteghe storiche. Tale criterio di determinazione del canone, pur non derivante da una procedura ad evidenza pubblica, è logico e ragionevole in quanto volto a bilanciare l'esigenza di preservare il carattere storico e identitario delle attività presenti da lungo tempo in luoghi rappresentativi della città con la necessità di una valorizzazione virtuosa dei beni pubblici, il cui rendimento contribuisce ad incrementare il bilancio comunale. Il Comune, pertanto, può legittimamente rinnovare le concessioni demaniali alle attività storiche senza ricorrere a procedure concorsuali, applicando un canone equo e nettamente inferiore rispetto a quello che si sarebbe determinato in seguito ad una procedura di gara, nel rispetto dei principi di autonomia amministrativa, uguaglianza e tutela delle attività storiche e di tradizione sanciti dalla legge regionale. Le clausole convenzionali che prevedono il riconoscimento di un indennizzo in caso di rinuncia al rinnovo della concessione, stipulate in epoca antecedente all'adeguamento del sistema concessorio ai principi eurounitari, non possono ricevere garanzia alla luce di tali principi, che impongono la scelta del concessionario mediante procedure di evidenza pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/11/2021

N. 07339/2021REG.PROV.COLL.

N. 07493/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7493 del 2021, proposto da
Comune di Milano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Lepore, Antonello Mandarano, Donatella Silvia, Anna Tavano ed Enrico Barbagiovanni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Lepore in Roma, via Polibio, 15;

contro

Cadé s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Serena Patrisso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del T…

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