Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32377 del 22 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32377PEN

Massima

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Il reato di cui all'articolo 703 del codice penale, consistente nello sparare armi da fuoco in luoghi abitati o nelle loro adiacenze, ovvero in una via pubblica, è un reato di pericolo presunto, in quanto le condotte descritte nella norma sono considerate intrinsecamente pericolose per la vita e l'incolumità delle persone, a prescindere dalla concreta messa in pericolo di tali beni giuridici. L'aggettivo "pericolose", contenuto nell'ultima parte della disposizione, si riferisce esclusivamente alle "accensioni" o "esplosioni", mentre le altre condotte, tra cui lo sparo di armi da fuoco, hanno carattere intrinsecamente pericoloso secondo la valutazione del legislatore. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario accertare il concreto pericolo per la pubblica incolumità, essendo sufficiente la mera realizzazione della condotta descritta nella norma in un luogo abitato, nelle sue adiacenze o in una via pubblica. Inoltre, la nozione di "luogo abitato" deve essere interpretata in senso ampio, ricomprendendo anche zone periferiche o agricole, purché caratterizzate dalla presenza di case, anche se distanti tra loro. Infine, la presenza di altre persone nel momento in cui viene commessa la condotta illecita integra l'aggravante prevista dalla norma, a prescindere dalla concreta messa in pericolo della loro incolumità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13828/2009 TRIBUNALE di ROMA, del 15/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 15.3.2013, il Tribunale di Roma in composizione monoc…

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