Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 623 del 2019

ECLI:IT:CGARS:2019:623SENT

Massima

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Il provvedimento di rigetto dell'istanza di condono edilizio, non impugnato dal richiedente, comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente nel giudizio avente ad oggetto l'impugnazione di precedenti provvedimenti inibitori dei lavori edilizi, in quanto nessun vantaggio potrebbe derivare all'appellante da un eventuale esito favorevole della controversia. Infatti, una volta consolidatosi il diniego di condono, la pronuncia giurisdizionale non può attribuire alcun concreto beneficio al ricorrente, essendo necessario che l'interesse a ricorrere sussista non solo all'atto della proposizione del gravame, ma in qualsiasi fase del giudizio, fino al momento della decisione. Pertanto, in tale ipotesi, il giudice amministrativo deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2019

N. 00623/2019REG.PROV.COLL.

N. 00338/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 338 del 2016, proposto da ((omissis))é, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Palermo, via ((omissis)), n. 4;

contro

Comune di Capo D'Orlando, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la segreteria del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in Palermo, via F. Cordova, n.76;

nei confronti

Provincia Regionale di Messina non costituita in giudizio;

per la riforma

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