Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3225 del 26 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3225PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la pronuncia di responsabilità penale dell'imputato per i reati di lesioni personali e ingiuria sulla base delle dichiarazioni della parte offesa e della documentazione medica, senza che rilevi l'eventuale incompatibilità con precedenti pronunce irrevocabili relative a fatti connessi, ove non sia dimostrata l'effettiva inconciliabilità tra i diversi accertamenti giudiziari. Tuttavia, la motivazione della sentenza deve esporre in modo chiaro e completo i motivi di fatto e di diritto posti a fondamento della decisione, in particolare per quanto riguarda il reato di minaccia, non potendo la stessa essere sostituita dal mero richiamo a vicende relative ad altri procedimenti. Il giudice di merito è quindi tenuto a riesaminare la sussistenza del reato di minaccia, motivando adeguatamente la propria decisione sulla base degli elementi probatori acquisiti nel caso concreto, senza fare riferimento a fattispecie diverse da quella oggetto del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Graz - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 18/2006 GIUDICE DI PACE di CEFALU', del 28/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. V. D'Ambrosio che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

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