Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10944 del 13 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10944PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale requisito per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto e attuale, valutato dal giudice sulla base di elementi specifici e recenti, idonei a far ritenere probabile il compimento di ulteriori delitti della stessa specie. A tal fine, rilevano la personalità dell'indagato, le modalità e la gravità dei fatti contestati, nonché le sue concrete condizioni di vita e il tempo trascorso dalla commissione del reato, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione prossima per delinquere. Tuttavia, il mero decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra il fatto e l'emissione della misura non è di per sé sufficiente a escludere l'attualità del pericolo, qualora permangano elementi concreti, desunti dalla vicenda cautelare, che rivelino la continuità e l'effettività di tale pericolo. Inoltre, ai fini della sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, grava sull'indagato l'onere di indicare un luogo di esecuzione idoneo ai sensi dell'art. 284 c.p.p., comma 1, in mancanza del quale il giudice può legittimamente disporre la misura più afflittiva, anche in presenza di una prognosi di condanna inferiore ai tre anni di reclusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/07/2018 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 2…

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