Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46790 del 22 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46790PEN

Massima

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La partecipazione di un soggetto ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, quali il suo coinvolgimento in attività estorsive rientranti nell'ambito delle attività illecite del sodalizio criminale, la sua conoscenza di dettagli relativi a reati commessi dalla cosca, nonché il suo ruolo di tramite per comunicazioni e direttive impartite dai membri detenuti ai sodali in libertà. Tali elementi, unitamente alla mancanza di segnali di rescissione del vincolo associativo, sono idonei a integrare la presunzione relativa di sussistenza di esigenze cautelari e la presunzione assoluta di adeguatezza della custodia in carcere, salvo che non emergano circostanze eccezionali che impongano di superarle, come l'esigenza di assistenza di un familiare in condizioni di grave infermità. Il giudice di rinvio, in caso di annullamento per vizio di motivazione, è vincolato dal divieto di fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di Cassazione, ma resta libero di pervenire, sulla scorta di argomentazioni diverse da quelle censurate in sede di legittimità ovvero integrando e completando quelle già svolte, allo stesso risultato decisorio della pronuncia annullata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 30/01/2013 del Tribunale di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata, con riguardo ai temi della ravvisabilita' delle esigenze…

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