Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4581 del 3 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4581PEN

Massima

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La presentazione di una falsa dichiarazione attestante il possesso di un requisito soggettivo necessario per ottenere un beneficio pubblico, integra il reato di truffa aggravata, anche qualora la condotta fraudolenta non abbia determinato l'effettivo indebito conseguimento del beneficio, essendo sufficiente che la falsa dichiarazione sia idonea a indurre in errore l'ente erogatore. Il carattere residuale della fattispecie di cui all'art. 316-ter c.p. rispetto al delitto di truffa aggravata non esclude la configurabilità di quest'ultimo reato, qualora la condotta fraudolenta, pur realizzandosi attraverso la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi, assuma connotati di artificio o raggiro idonei a determinare l'induzione in errore dell'ente erogatore. Pertanto, la mera qualità di straniero del soggetto che abbia presentato una falsa dichiarazione di cittadinanza italiana o comunitaria, al fine di ottenere un beneficio pubblico, non esclude la sussistenza del dolo del reato di truffa, atteso che l'interessato è comunque tenuto a comprendere il contenuto della dichiarazione sottoscritta. Inoltre, la circostanza che il funzionario dell'ente erogatore avrebbe potuto agevolmente rilevare la falsità della dichiarazione attraverso il confronto con il documento di identità esibito, non è idonea ad escludere la configurabilità del reato di truffa, in quanto il controllo del funzionario è finalizzato all'accertamento dell'identità del richiedente e non alla verifica della sussistenza di tutti i requisiti richiesti per l'erogazione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VARESE;

contro la sentenza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Varese del 30 luglio 2007;

nei confronti di:

GJ. DA. ;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere, Dott. Pietro Curzio;

Udito il Procuratore generale presso la Corte di cassazione, in persona del Sostituto Dott. Carmelo Stabile…

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