Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29144 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29144PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione degli elementi indiziari ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) deve essere compiuta in modo autonomo e indipendente rispetto a precedenti pronunce giurisdizionali relative a diversi fatti di reato, anche se connessi, che abbiano escluso la responsabilità dell'indagato. Il giudice non può limitarsi ad una mera ripresa apodittica delle argomentazioni adottate in precedenti provvedimenti, ma deve procedere ad una autonoma e congrua valutazione della complessiva piattaforma indiziaria, che può fondarsi su elementi probatori diversi da quelli già esaminati, come le risultanze di attività intercettive e le dichiarazioni di collaboratori di giustizia. La valutazione della credibilità di tali fonti dichiarative non può essere condizionata da precedenti pronunce di merito che ne abbiano escluso l'affidabilità in relazione a diversi episodi criminosi, in quanto il giudizio sull'attendibilità del dichiarante deve essere compiuto in modo specifico e autonomo in relazione al singolo procedimento. Pertanto, il giudice non può esimersi dall'effettuare una motivata valutazione della complessiva piattaforma indiziaria, senza limitarsi ad una mera riproposizione di precedenti provvedimenti, al fine di accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Laura Scalia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Birritteri Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), che insistono per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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