Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18554 del 17 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18554PEN

Massima

Il danneggiamento di cose mobili, anche se non espressamente indicate nell'imputazione, può essere ritenuto sussistente qualora tali cose siano ubicate nelle immediate vicinanze dell'oggetto indicato nell'imputazione e siano state coinvolte nel medesimo episodio delittuoso, purché l'imputato abbia avuto la possibilità di esercitare effettivamente il proprio diritto di difesa in relazione a tali ulteriori elementi. La sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale deve valutare le modalità del fatto, la personalità dell'imputato e la sua prognosi di reinserimento sociale, senza che tale valutazione possa essere censurata in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avverso la sentenza emessa il 31 ottobre 2007 dalla Corte di appello di Brescia nell'interesse di:

1) FA. Lu. n. (OMESSO);

2) PE. St. n. (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibil…

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