Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32283 del 13 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32283PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare la questione relativa alla sospensione dell'ordine di esecuzione della pena detentiva non superiore a quattro anni, afferma che l'articolo 656, comma 5, del codice di procedura penale, nella parte in cui prevede la sospensione solo per pene non superiori a tre anni, è costituzionalmente illegittimo per contrasto con il principio di eguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione. Ciò in quanto la norma processuale non si è adeguata all'ampliamento dei requisiti per l'accesso all'affidamento in prova al servizio sociale, previsto dall'articolo 47, comma 3-bis, dell'Ordinamento Penitenziario, che ha esteso tale beneficio ai condannati a pena non superiore a quattro anni, determinando una irragionevole disparità di trattamento tra situazioni identiche. La Corte Costituzionale, pertanto, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 656, comma 5, c.p.p. nella parte in cui non prevede la sospensione dell'ordine di esecuzione per pene detentive, anche residue, non superiori a quattro anni, in modo da assicurare la concreta fruibilità dell'affidamento in prova allargato, quale misura alternativa alla detenzione, anche per i condannati in stato di libertà. Ne consegue che il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sospensione dell'ordine di carcerazione, deve applicare il limite di quattro anni previsto dalla normativa sull'affidamento in prova, in luogo del più restrittivo limite di tre anni stabilito dalla disposizione processuale, in quanto quest'ultima è stata dichiarata costituzionalmente illegittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BOLOGNA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/07/2017 del TRIBUNALE di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BIANCHI MICHELE.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 31.7.2017 il Tribunale di Bologna, pronunciando quale giudice dell'esecuzione, dichiarava l'inefficacia dell'ordine di esecuzione emesso in data 19.5.2017 dal Procuratore della Repubblica pres…

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