Il Comune è tenuto all'esercizio dei poteri di controllo e vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia, anche in caso di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), al fine di verificare la conformità delle opere alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente. Tale obbligo sussiste anche in presenza di un pregresso ordine di demolizione delle medesime opere, divenuto definitivo a seguito di pronuncia giurisdizionale, in quanto l'inerzia dell'amministrazione comunale nell'impedire la realizzazione di opere già ritenute illegittime non può essere equiparata all'assoluzione del dovere di verifica. L'amministrazione comunale, pertanto, è tenuta ad avviare il procedimento di accertamento sulla SCIA presentata, concludendolo entro 30 giorni con l'adozione, ove ne ricorrano i presupposti, delle misure inibitorie o correttive previste dalla legge, senza che possa ritenersi sufficiente la mera inerzia nell'adottare provvedimenti inibitori. L'obbligo di intervento dell'amministrazione sussiste anche in presenza di un'istanza di parte volta a sollecitare l'esercizio dei poteri di vigilanza, costituendo tale atto il presupposto per l'accesso alla tutela giurisdizionale ai sensi dell'art. 19, comma 6-ter, della legge n. 241/1990.