Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37844 del 21 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37844PEN

Massima

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La detenzione, a fini di somministrazione ai clienti, di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, con evidenti segni di interruzione della catena del freddo e di deterioramento, integra il reato di cui agli articoli 5 e 6 della Legge n. 283 del 1962, indipendentemente dall'effettiva verificazione di un danno alla salute pubblica. Il giudice, nel valutare la gravità del fatto, deve tenere conto della rilevante quantità di alimenti in pessime condizioni, della mancata collaborazione dell'imputato e dell'assenza di elementi idonei a giustificare l'applicazione di circostanze attenuanti, come l'incensuratezza o la non abitualità della condotta, atteso che il pericolo concreto per la salute pubblica derivante dalla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, anche in assenza di conseguenze dannose, è di per sé sufficiente a escludere l'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto. Il giudice, pertanto, è legittimato a irrogare una sanzione proporzionata alla gravità oggettiva del fatto, senza che assuma rilievo determinante la mancata verificazione di un danno effettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. BERNAZZANI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 12/09/2019 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MACRI' Ubalda;
letta la memoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 12 settembre 2019 il Tribunale di Milano ha condannato (O…

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