Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45302 del 2 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45302PEN

Massima

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Il concorso nel reato di ricettazione può configurarsi anche quando il soggetto, pur non avendo materialmente ricevuto il bene di provenienza illecita, ne acquisisca successivamente la disponibilità e la consapevolezza della sua origine delittuosa, utilizzandolo in concorso con l'originario ricettatore per la commissione di ulteriori reati. Infatti, la ricezione in via esclusiva o in comproprietà di un bene già oggetto di precedente ricettazione da parte di altri integra una nuova autonoma fattispecie di ricettazione, in quanto la condotta materiale di ricezione, accompagnata dalla consapevolezza della provenienza illecita, è sufficiente a configurare il reato, a prescindere dal fatto che il bene sia stato in precedenza ricettato da un terzo. Pertanto, risponde di ricettazione anche colui che, pur non avendo partecipato alla prima ricezione del bene, ne acquisisca successivamente la disponibilità e la consapevolezza della sua origine delittuosa, utilizzandolo in concorso con l'originario ricettatore per la commissione di ulteriori reati. Ciò in quanto la norma mira a sanzionare la circolazione di tutti i beni di origine illecita, a prescindere dai successivi passaggi di mano. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, non rileva che il bene ricettato sia un oggetto singolo o un insieme di beni dotati di autonoma funzionalità, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia una propria individualità e possibilità di utilizzo indipendente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/12/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/09/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. PARDO IGNAZIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) che insiste nel ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 10 dicembre 2015 la Corte di appello di Milano, confermava la pronuncia d…

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