Il rilascio di concessioni demaniali marittime per lo svolgimento di attività portuali, quali l'imbarco e lo sbarco di automezzi, è subordinato al possesso di una specifica autorizzazione ai sensi dell'art. 16 della legge n. 84 del 1994, in quanto tali operazioni, pur se finalizzate al servizio di traghettamento, rientrano nella nozione di "attività portuali" soggette a regime autorizzatorio. L'attività di incolonnamento e stazionamento degli automezzi in ambito portuale, ancorché propedeutica all'imbarco, deve essere considerata rilevante sotto il profilo pubblicistico della sicurezza delle operazioni, in applicazione dell'art. 35 del D.Lgs. n. 272 del 1999, e non può essere qualificata come attività libera, non richiedendo il possesso di un'autorizzazione. Il regime autorizzatorio previsto per lo svolgimento di tali attività portuali non contrasta con la libertà di cabotaggio, in quanto esso mira a garantire il corretto svolgimento delle operazioni in condizioni di sicurezza, senza imporre indebite barriere all'ingresso nel mercato. Pertanto, il rigetto delle istanze di concessione demaniale presentate da un operatore che non risulta in possesso della prescritta autorizzazione ai sensi dell'art. 16 della legge n. 84 del 1994 è legittimo.