Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12501 del 4 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12501PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi sia la prova dell'esistenza di una struttura organizzata, stabile e duratura, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati in materia di stupefacenti, a prescindere dalla diversità degli scopi personali e degli interessi economici perseguiti dai singoli partecipi, purché vi sia la consapevolezza dell'esistenza di risorse dell'organizzazione su cui contare e la coscienza e volontà di far parte del sodalizio e di contribuire, con la propria azione, al suo mantenimento. La reiterata commissione, in concorso con i partecipi al sodalizio criminoso, di reati-fine integra gravi, precisi e concordanti indizi in ordine alla partecipazione al reato associativo, superabili solo con la prova contraria che il contributo fornito non è dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. Ai fini della configurabilità del reato associativo non è necessaria una complessa e articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, deducibili dalla predisposizione di mezzi, per il perseguimento del fine comune, create in modo da concretare un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. Inoltre, il reato associativo può esprimersi in forme variegate e molteplici, da quelle più semplici a quelle più complesse, senza che sia richiesta l'esclusività del rapporto tra fornitore di droga e spacciatori acquirenti che la ricevono in via continuativa per immetterla nel mercato del consumo, essendo sufficiente che le condotte siano poste in essere con la consapevolezza dell'esistenza di risorse dell'organizzazione su cui contare, e con la coscienza e volontà di far parte del sodalizio e di contribuire, con la propria azione, al suo mantenimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. TRIPICCCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
5. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
6. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
7. (OMISSIS), nata in (OMISSIS);
8. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
9. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
10. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2021 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazio…

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