Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31 del 2 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La misura cautelare della custodia in carcere può essere disposta dal giudice solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, come il pericolo di fuga o di reiterazione del reato, adeguatamente motivate. Il giudice deve valutare con rigore l'eccezionalità che giustifica l'applicazione della misura più grave, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto, anche quelli favorevoli all'imputato, come la possibilità di contenere l'entità della pena, l'incensuratezza e il reinserimento sociale. Ove tali presupposti non siano adeguatamente accertati e motivati, la misura della custodia cautelare in carcere è illegittima e deve essere sostituita con una misura meno afflittiva, come gli arresti domiciliari. Il giudice non può basare la valutazione di pericolosità su elementi non contestati all'imputato o non risultanti dagli atti processuali. L'interesse all'impugnazione della misura cautelare viene meno con la scarcerazione dell'imputato, salvo che non sia stata avanzata una richiesta di accertamento dei presupposti giustificativi della misura, finalizzata a fondare future istanze di riparazione per ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS An - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 18/06/2013 del Tribunale di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Trieste, con ordinanza del 18/06/2…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.