Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8871 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8871PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi specifici e attuali, senza potersi fondare esclusivamente su precedenti penali non direttamente connessi al fatto per cui si procede. Infatti, la sussistenza di un precedente penale, pur rilevante ai fini della valutazione complessiva, non è di per sé sufficiente a giustificare il perdurare di esigenze cautelari, essendo necessario che il giudice esamini attentamente la situazione concreta dell'indagato, i suoi comportamenti recenti, la natura e la gravità del reato contestato, nonché la sua personalità e le sue concrete possibilità di reinserimento sociale. Solo attraverso un'attenta e puntuale motivazione, che dia conto di tutti gli elementi rilevanti, il giudice può legittimamente ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato e, di conseguenza, applicare una misura cautelare personale. Peraltro, il decorso di un significativo lasso di tempo dalla commissione del fatto, l'assenza di nuovi episodi delittuosi e l'eventuale adozione di misure alternative alla detenzione, possono incidere sulla valutazione delle esigenze cautelari, rendendo necessaria una rivalutazione della situazione complessiva dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DAVIGO P. - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di L'Aquila, Sezione per il riesame dei provvedimenti sulla liberta' personale del 16/11/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere DAVIGO Piercamillo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo che l'ordinanza impugnata sia annullata con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanz…

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