La revoca di una concessione cimiteriale deve essere adeguatamente motivata, nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, tenendo conto della situazione concreta e delle esigenze di tutti i cittadini, senza discriminazioni fondate sulla residenza. L'amministrazione comunale, prima di procedere alla revoca, è tenuta a verificare la reale necessità di reperire nuovi loculi, valutando prioritariamente la possibilità di revocare le concessioni più risalenti nel tempo, nel rispetto della normativa vigente in materia di polizia mortuaria. La revoca deve essere disposta dall'organo competente, nel rispetto del principio del contrarius actus, e deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, al fine di garantire il diritto di difesa dell'interessato. Qualora, nelle more della decisione giurisdizionale, l'amministrazione abbia revocato il provvedimento impugnato, senza che questo abbia prodotto effetti, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.