Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43356 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43356PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo per vizi di inesistenza o mera apparenza, essendo preclusa la deduzione di un vizio di illogicità manifesta della motivazione, in quanto tale censura non è qualificabile come violazione di legge. Pertanto, la valutazione della pericolosità sociale attuale del soggetto, effettuata dal giudice di merito sulla base di un accertamento non meramente presuntivo, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti del tutto priva di motivazione o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 07/10/2015 della CORTE APPELLO di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO MOGINI;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
- 1. (OMISSIS) ricorre avverso il decreto in epigrafe, che ha confermato quello del Tribunale di Messina del 24.3.2015 con il quale gli era stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di…

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