In materia di sostanze stupefacenti e psicotrope, ai fini della ritenzione dell`attenuante di cui al comma quinto dell`art. 73 del testo unico d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, il giudice deve complessivamente valutare tutte le circostanze indicate nella disposizione di legge. In particolare, il parametro quantitativo risulta decisivo ove il valore ponderale della droga superi un ragionevole limite individuabile in alcuni multipli della dose media giornaliera della sostanza in considerazione, sicche`, tale limite superato, ogni altra pur favorevole circostanza risulta azzerata ed irrilevante.  Nell`ambito, peraltro, della data quantita` massimo rilievo deve essere attribuito allo scopo perseguito dal giudicabile, imponendosi maggior elasticita` nel caso di uso personale sicche`, ove una determinata quantita`, sempre nei limiti sopra delineati, potra` risultare ostativa alla concessione dell`attenuante, per ricevere disvalore dal fine di spaccio o comunque di diffusione perseguito dal prevenuto, la stessa quantita`, sicuramente destinata all`uso personale, nella concorrenza delle altre circostanze d`attenuazione, puo` consentirne il riconoscimento. (Nell`enunciare il principio di cui in massima la Cassazione ha escluso che nel caso di specie - in cui veniva in rilievo la detenzione a fini di spaccio, di grammi 1,740 di eroina, idonei al confezionamento di circa cinquanta dosi medie - l`attenuante in questione potesse essere applicata). (Conf.  Sez. 5, ud. 22 agosto 1991, Rachid).     da vedere: Sen 19/04/1991 4235 sez 1 Civ Sen 30/05/1991 6009 sez 6 Pen Sen 13/06/1991 6578 sez 6 Pen Sen 11/07/1991 7376 sez 6 Pen Sen 15/07/1991 7587 sez 4 Pen Sen 09/09/1991 821 sez 5 Pen Sen 12/09/1991 9148 sez U Pen