Il datore di lavoro è responsabile della regolarità dell'assunzione dei lavoratori impiegati nella propria attività produttiva, anche qualora la direzione materiale delle operazioni sia affidata a un suo familiare o collaboratore, non essendo necessario un formale conferimento di poteri rappresentativi per l'applicazione della sanzione amministrativa della sospensione dell'attività in caso di impiego di manodopera irregolare. Il provvedimento sanzionatorio è legittimo quando risulti accertato, sulla base di un'adeguata istruttoria, l'impiego di lavoratori privi della preventiva assunzione obbligatoria, a prescindere da eventuali difficoltà organizzative o di identificazione del personale, atteso che l'ordinaria attività materiale svolta da un familiare o collaboratore non richiede alcun apposito e formale incarico di rappresentanza. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa impone all'autorità procedente di verificare con diligenza la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l'adozione del provvedimento sanzionatorio, senza che possano rilevare mere difficoltà organizzative o gestionali dell'impresa, dovendo l'imprenditore garantire la regolarità dell'impiego della manodopera nell'esercizio della propria attività produttiva.