Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nell'esaminare il caso di diniego di contributi per la ricostruzione di un immobile rurale danneggiato dal sisma del 1990, afferma che il provvedimento di diniego deve essere annullato in quanto: 1) Il procedimento amministrativo è stato concluso a distanza di circa vent'anni dalla presentazione dell'istanza, in violazione dei termini di conclusione stabiliti dalla legge n. 241/1990 sul procedimento amministrativo. 2) Il Comune ha dapprima espresso parere favorevole alla concessione del contributo, per poi negarlo a distanza di anni, in modo contraddittorio rispetto alle risultanze istruttorie compiute, che confermavano l'uso abitativo dell'immobile al momento del sisma, presupposto essenziale per l'accesso ai contributi. 3) Nonostante la difficoltà di produrre a distanza di oltre vent'anni la prova dell'uso abitativo, la documentazione fornita dalla parte appellante, come le bollette della fornitura idrica, ha convinto il Collegio della sussistenza di tale presupposto. Pertanto, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, in esecuzione del giudicato, dispone che il Comune debba ritenere sussistente il presupposto dell'uso abitativo dell'immobile al momento del sisma e riconoscere il contributo richiesto.