Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3057 del 5 agosto 1993

ECLI:IT:CASS:1993:3057PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di applicazione delle misure di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il giudizio di pericolosità postula un'oggettiva valutazione dei fatti - sintomatici della condotta abituale e del tenore di vita del soggetto - accertati in modo da escludere valutazioni meramente soggettive ed incontrollabili da parte dell'autorità proponente, sì che il relativo giudizio può basarsi anche su elementi che giustifichino sospetti o presunzioni, perché obiettivamente accertati, quali i precedenti penali, il tenore di vita del prevenuto, l'abituale compagnia di pregiudicati o di soggetti sottoposti a misure di prevenzione, e altre concrete manifestazioni obiettivamente contrastanti con la sicurezza pubblica, in modo che, comunque, risulti esaminata globalmente l'intera personalità del soggetto, quale risulta attraverso tutte le manifestazioni della sua vita.

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