Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30386 del 24 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30386PEN

Massima

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Il decreto di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari a seguito di opposizione della persona offesa è impugnabile in Cassazione solo per vizi attinenti alla regolarità del contraddittorio e alla legittimità del mancato esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero, senza che possano essere dedotti eventuali errori di valutazione dei fatti o di interpretazione della legge da parte del giudice. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto di archiviazione non può essere utilizzato per censurare la motivazione del provvedimento, laddove questa si sia limitata a una diversa interpretazione dei fatti e delle espressioni utilizzate rispetto a quella prospettata dal ricorrente, né per lamentare la mancata assunzione di prove, atteso che il giudice per le indagini preliminari non è investito di poteri istruttori in tale sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

contro

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 3349/2011 GIP TRIBUNALE di FOGGIA, del 29/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

Lettera requisitoria del procuratore generale ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS) ricorrere per cassazio…

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