La procedura comparativa prevista dal codice della navigazione e dal relativo regolamento di attuazione, che prevede la pubblicazione della domanda di rinnovo della concessione demaniale marittima e la possibilità per i terzi interessati di presentare domande concorrenti e/o osservazioni, costituisce una modalità idonea a garantire l'imparzialità e la trasparenza della selezione, in linea con i principi di derivazione comunitaria in materia di concorrenza, e non integra un'ipotesi di proroga automatica vietata dall'ordinamento. Pertanto, la proroga della concessione demaniale marittima disposta all'esito di tale procedura comparativa, nel rispetto dei termini e delle modalità previsti dalla legge, deve essere confermata, in quanto conforme al diritto dell'Unione europea e alla normativa nazionale vigente, senza che rilevi il mancato rispetto del termine di venti giorni per la pubblicazione dell'avviso, atteso che tale termine è previsto solo come limite minimo prima della stipula dell'atto concessorio e non come condizione di validità della procedura. L'Amministrazione non può, dunque, ridurre unilateralmente la durata della concessione demaniale marittima già prorogata all'esito di una procedura selettiva, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con l'art. 3, comma 2, della legge n. 118/2022, che prevede la prosecuzione dell'efficacia delle concessioni affidate o rinnovate mediante procedura selettiva con adeguate garanzie di imparzialità e trasparenza fino al termine previsto dal relativo titolo e comunque fino al 31 dicembre 2024 se anteriore.