Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 535 del 2021

ECLI:IT:TARAQ:2021:535SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti del Comune dell'Aquila relativi alla rimozione di strutture operative provvisorie realizzate a seguito di ordinanze sindacali emesse in seguito al sisma del 2009, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le ordinanze sindacali contingibili e urgenti, come quelle n. 711/2010 e n. 37/2011, sono provvedimenti extra ordinem destinati a produrre effetti limitati nel tempo e strettamente legati all'esigenza contingente di fronteggiare l'emergenza che ne ha imposto l'adozione, in questo caso la necessità di garantire l'interesse pubblico alla salute dei lavoratori e dei cittadini, e all'ordine e all'igiene pubblica in un periodo di grave carenza abitativa a seguito del sisma. Tali ordinanze non possono essere interpretate come finalizzate a favorire in modo permanente l'attività di ricostruzione del patrimonio immobiliare danneggiato. 2. Il venir meno degli effetti delle ordinanze contingibili e urgenti, a seguito della loro revoca, non comporta la perpetuazione dei titoli abilitativi provvisori rilasciati in deroga alla disciplina urbanistica, essendo questi strettamente collegati alla situazione di emergenza. L'Amministrazione può quindi legittimamente disporre la rimozione dei manufatti realizzati in forza di tali titoli provvisori, una volta cessata la situazione di emergenza. 3. La comunicazione dell'avvio del procedimento finalizzato alla rimozione dei manufatti può avvenire in forma generalizzata, mediante pubblicazione all'albo pretorio e sui quotidiani, qualora il numero dei destinatari sia superiore a 50, come previsto dall'art. 11 del D.P.R. n. 327/2001 in materia di espropriazioni, applicabile in via analogica. Non sussiste pertanto l'obbligo di comunicazione individuale. 4. L'ordinanza di demolizione dei manufatti provvisori, adottata all'esito del procedimento, ha natura vincolata e non può essere annullata per vizi formali del procedimento, come la mancata comunicazione di avvio, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della L. n. 241/1990. 5. L'eccezione prevista nell'ordinanza di demolizione, che esclude l'obbligo di rimozione per "il limitato caso degli allestimenti provvisori a diretto servizio di singoli cantieri edili, adibiti a deposito di materiali e macchinari di pertinenza degli stessi", si riferisce a manufatti strettamente e direttamente funzionali a specifici cantieri, diversi dai manufatti provvisori realizzati dalla ricorrente a servizio di una pluralità di cantieri, per i quali sussiste l'obbligo di rimozione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/12/2021

N. 00535/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00243/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 243 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
F.Lli Chiodi Costruzioni S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in L'Aquila, via G. Carducci, 30;

contro

Comune dell'Aquila, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in L&…

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